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Incoscienza, bugie o lucida follia?

18/9/2012

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Testo di Alessandro Spagnolo:

Il problema maggiore non è riattivare il cervello dopo la pausa estiva, ma cercare di riappropriarsi degli avvenimenti senza eccedere nella rabbia e nella indignazione. O peggio nel più totale pessimismo rispetto ad una prospettiva futura.

Certo questo è un blog su cui dovrei scrivere di mutui, ma mi perdonerete se, causa “forzata inattività”, mi occupo di altro.

Facciamo il punto: qual’è lo stato attuale delle cose?

Ovviamente sempre lo stesso, nel nostro paese sembra cambiare sempre tutto ma rimane sempre tutto uguale, tranne il momento di lagrime e sangue che sta  proseguendo, inesorabile, lasciando sul terreno morti e feriti.

Qualcuno però parla di “lenta ripresa” anzi addirittura di manovre epocali in atto per favorire lo sviluppo.

Ma come si fa a parlare di sviluppo e contemporaneamente varare misure che affossano sempre di più la nostra economia interna tanto da venire giornalmente puniti dai mercati finanziari che ben sanno leggere ciò che accade e sempre “scontano” in anticipo ciò che deve ancora accadere?

Tali affermazioni sono frutto di pura incoscienza, di lucida follia o semplicemente sono palesi bugie?

Come ci hanno insegnato fin dalle scuole elementari c’è una geografia fisica e una politica e mai come in questo periodo è così vero per la nostra sempre dicotomica Italia. Da una parte una politica fatta da un governo, non politico e nemmeno eletto, che sembra muoversi e parlare ad un paese che non c’è.

E una massa di uomini politici che assolutamente incuranti di quanto sta succedendo, conoscendo anche bene i propri polli e sempre attenti a proteggere gli interessi delle lobbies più rappresentative, riescono, nonostatnte tutto, a bloccare in Parlamento quanto i primi provano a fare per cambiare aspetto al Paese.

Dall’altra parte il paese “fisico” quello ormai talmente cinico e provato che li sta lasciando fare, ma che sta buttando il sangue per sfangarla, il paese dove non si compra più una casa o un’automobile da sempre gli indicatori primari dell’economia che gira o della positività dei cittadini.

Il paese dove intere strade sono disseminate di vetrine chiuse o di attività che riducono la superficie dei loro negozi, di cartelli vendesi o affittasi.

Dalle attività più disparate che si tramutano in gelaterie, le uniche che sembrano funzionare.

Naturalmente non solo le attività commerciali stanno soffrendo ma quando si parla di sviluppo e si invoca persino un “aumento della produttività” sono sicuramente i consumi l’indicatore più immediato del benessere di un paese, così come il costo dei servizi è lo specchio delle sue difficoltà.

In tutto questo apprendiamo che i prezzi degli immobili stanno scendendo ma sono ancora troppo cari rispetto alla ricchezza posseduta, che la raccolta in strumenti del risparmio è ancora positiva, che data la richiesta, i prezzi degli immobili all’estero stanno invece lievitando così come gli affitti interni che soffrono degli inasprimenti fiscali. Tutto ciò che è lusso va alla grande così come l’esportazione delle nostre tante eccellenze.

Ricchezze che ovviamente restano lì, nei paesi dove vengono prodotte.

Allora?

Cosa c’è di strano in tutto questo, cos’è che non quadra, cos’è che fa smuovere le coscienze a difesa di lavoratori di zone già “difficili” del nostro Paese come Ilva, Sulcis, Alcoa, e non porta in piazza qualche centinaia di migliaia di metalmeccanici per quanto sta accadendo in Fiat?

E i lavoratori che dovranno andare in pensione con 6/7 anni in più come i nati nel 1953/1954, e gli “esodati”, e quelli che causa “revisione della spesa” (in italiano è più carino), il posto di lavoro non lo avranno più anche proprio fisicamente?

E gli studenti? Scuole chiuse o accorpate, libri e tasse più costosi, cattedre abolite e un futuro professionale quanto mai incerto se non addirittura inesistente?

Ovviamente quanto dico non è certo da interpretare come una istigazione alla piazza, ma certo come elemento di riflessione.

Siamo daccordo che molto passa dalla dura e infaticabile lotta all’evasione fiscale messa in atto dall’attuale governo, ma tale endemica caratteristica del nosrtro paese sembrerebbe quasi essere stata, insieme alla corruzione, il pilastro principale della nostra economia.

E non voglio fare pensieri apparentemente qualunquistici e controcorrente come quanto affermato in questo provocatorio e bellissimo articolo da Hans Magnus Enzensberger, e sono anche consapevole che per ricostruire bene bisogna prima abbattere, ma dopo che la nostra generazione avrà finito quanto accumulato grazie all’evasione fiscale e alla solidarietà familiare dove troveremo le risorse per costrruire questa società nuova che tutti auspichiamo?

Dalla ridistribuzione di quali ricchezze? O risorse? E chi dovrebbe esserne il progettista?

Ammenoché la vera domanda da porsi non sia un’altra: ma non è che dietro tutto questo ci sia una strisciante, e forse nemmeno tanto, nuova lotta di classe?
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Prendere un "mutuo giovani coppie"

19/7/2012

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Testo di Alessandro Spagnolo:

Da più parti mi vengono chieste informazioni riguardo il “mutuo giovani coppie”, frutto della legge attiva dal mese di settembre 2011 che ha stanziato un fondo di 50 milioni di euro destinato al finanziamento per l’acquisto della prima casa da parte di giovani coppie con i requisiti economici sufficienti ma con contratti di lavoro atipici.

Lo Stato garantisce per il 50% la quota capitale del debito e le banche aderenti non possono chiedere ulteriori garanzie oltre l'ipoteca sull’immobile.

Vediamo schematicamente le caratteristiche del mutuo e quelle necessarie per potervi accedere.

I MUTUATARI RICHIEDENTI
  • Devono essere coniugati, non ha importanza se con figli o senza.
  • Anche famiglie composte da un solo genitore e con figli minori.
  • Per tutti i richiedenti non bisogna essere maggiori di 35 anni.
  • Il reddito, desumibile dal modello ISEE (da chiarire se ancora sufficiente dopo le normative varate di recente o è necessario il modello UNICO), non deve superare i 35.000,00 Euro, e di questi, non più del 50% dell’ imponibile ai fini IRPEF deve provenire da lavoro dipendente a tempo indeterminato.
  • Ovviamente non bisogna possedere altri immobili residenziali. 


GLI IMMOBILI
  • Devono essere adibiti ad abitazione principale
  • La superficie massima non deve superare i 90 metri quadrati, e non devono appartenere alle categorie catastali di maggior “lusso” come gli A1, A8 o A9, ovvero come descritti nel Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici il 2 agosto 1969. 


IL MUTUO
  • Ipotecario per acquisto abitazione principale
  • Importo massimo 200.000,00 Euro.
  • Caratteristiche del mutuo e tassi devono rientrare nei parametri stabiliti dal’accordo tra l’ABI e il Dipartimento della Gioventù del Ministero per la Cooperazione Internazionale e l’integrazione.
  • Lo spread massimo non può comunque superare l’1,50% per le durate superiori ai 20 anni, e l'1,20% per le durate inferiori.


ENTI EROGANTI
  • Banche ed Istituti finanziari

Ma al di là delle informazioni reperibili anche sui siti ufficiali, dove trovare anche il modulo per la richiesta, il decreto, le banche aderenti e quant'altro, nel rispetto dello spirito di questo blog, è interessante conoscere la tua esperienza.

Lo hai mai chiesto? Lo hai chiesto e te lo hanno concesso? O non te l’hanno concesso e perchè? Stai per chiederlo?

Raccontacelo lasciando un commento a questo post o qui 
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Notizie, notizie, notizie

16/7/2012

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Testo di Alessandro Spagnolo:

Certo per un blog dedicato ai mutui immobiliari non è un momento molto favorevole.

Per chi svolge un’attività consulenziale e di informazione le notizie sono linfa vitale, la struttura portante di una intera professione.

La propria formazione, l’aggiornamento e la comunicazione verso i propri lettori passano attraverso  quanto accade nel mondo del credito, nel mondo dell’economia e dell’informazione di settore.

Ma negli ultimi mesi non c’è certo un granché da riportare se non pessimistiche ripetizioni sulla terribile “crisi” che il nostro paese sta vivendo, salvo pescare nella rete qualche notizia forzata, ripetuta, se non addirittura inventata.

Stenderei poi un velo sulle notizie che pur di riempire un nuovo post non vengono nemmeno verificate come quelle riportate da blog, anche molto ben “indicizzati”, negli ultimi giorni sui magnifici mutui a tasso fisso della banca BHW, che purtroppo però nei primi giorni di maggio ha cessato ogni tipo di attività nel nostro paese, oppure sui mutui a tasso variabile della UBI Banca distribuiti dalla rete consulenziale Byou che però non esiste più, se non per il disbrigo di affari correnti, e tanto meno in partnership con UBI.

Tuttavia non si può rimanere insensibili, o vagamente perplessi, rispetto alle notizie che animano il panorama economico di questi giorni e che sono in realtà una ghiotta opportunità di riflessione e stimolo a porsi almeno qualche domanda.

  • Ovviamente la notizia più appariscente, se non altro perché coinvolge direttamente chi come me si occupa di consulenza del credito, è la flessione di un ulteriore 47% nel primo trimestre di questo anno delle richieste di mutuo, e vale la pena di ricordare che il raffronto è con un anno, il 2011, già di particolare flessione del settore.

  • L’ISTAT ci dice che l’Euribor è allo 0,549%, dopo l’ulteriore taglio dei tassi che per la prima volta sono scesi sotto la soglia dell’1%.

  • Sempre l’ISTAT, però, ci dice che il tasso di inflazione per il mese di giugno 2012 è del 3,3% (in Spagna è all’ 1,9%), e il prezzo dei carburanti è in discesa.

  • Dal Sole24Ore del 7 luglio apprendiamo di misure allo studio per agevolare l’acquisto della prima casa, come per esempio l’azzeramento del prelievo fiscale sulle compravendite.

  • E il calcolo dell’indice ISTAT dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie, per le nuove costruzioni, evidenzia, addirittura, un aumento dei prezzi, dal 2008 al 2011, del 2,2%.

Pleonastico ricordare gli aumenti e i tagli che quotidianamente ci vengono comunicati.

Il resto lo conosciamo benissimo così come tutti i giorni ci rendiamo conto che, nonostante quanto il nostro paese stia facendo, il solito spread rimane altissimo, la Borsa soffre, e i Mercati finanziari non ci premiano, anzi.

E in Spagna migliaia di persone invadono le strade per protestare su tagli e costi. In Spagna.

Allora io mi chiedo, e ti chiedo cos’è che non funziona?
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Secondo comunicato

11/7/2012

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Testo di Alessandro Spagnolo:

Come anticipato nel post precedente, per chi avesse già sviluppato sentimenti di affezione nei confronti della sezione assicurativa del sito precedente, www.mutuieassicurazioni.com, è online il nuovo sito dedicato esclusivamente alle assicurazioni.

Sia il sito che il blog sono improntati all'approfondimento alle notizie e alle comunicazioni provenienti dal mondo assicurativo, con in più una sezione dedicata al racconto delle proprie esperienze, e pagine dedicate alle nostre offerte commerciali.

Il nuovo sito è: www.lamiglioreassicurazione.it  e ovviamente si arricchirà quanto prima di nuovi contenuti, anche grazie alla vostra collaborazione, attraverso commenti, suggerimenti e qualsiasi altro tipo di interazione vogliate attivare.

A presto e buona navigazione!
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Comunicato importante!

29/6/2012

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Testo di Alessandro spagnolo:

Nuovo sito nuove funzionalità

Dall'ultimo post è passato parecchio tempo e spero di non aver deluso chi era abituato a leggermi in modo regolare.

Ma la sospensione è stata dovuta alla  necessità di separare i due settori della nostra attività e di conseguenza i siti che la rappresentano, per questo motivo chi era abituato a cercare informazioni o a contattarci attraverso il sito www.mutuieassicurazioni.com ora si ritroverà indirizzato automaticamente ad un nuovo sito, questo, dedicato al credito, all'indirizzo www.prendereunmutuo.it.

Allo stesso modo chi è interessato alla consulenza assicurativa avrà a disposizione un nuovo sito del quale vi darò conto nei prossimi giorni.

Questo per dare ai due siti maggiore autonomia, minore confusione negli argomenti trattati e soprattutto una migliore usabilità attraverso maggiori funzionalità e maggiori occasioni per poterci confrontare sui temi di interesse comune.

Ho voluto soprattutto aggiungere la possibilità per tutti di far sentire la propria voce, in modo da poter usare le esperienze testimoniate per farne informazioni utili per tutti gli altri.

Insomma stare maggiormente sul pezzo, più vicino alle esigenze reali, non solo con situazioni informative, ma anche ove possibile con  soluzioni reali e proposte concrete.

Un sito più snello e maggiormente caratterizzato ha la possibilità di essere plasmato più facilmente alle esigenze di chi lo usa, quindi avranno ancora più importanza i vostri commenti, i vostri suggerimenti, le vostre critiche.

Altre novità ci saranno presto, sempre coerenti con la vocazione della nostra attività che è la consulenza, nel frattempo spero torniate numerosi come prima.

Anzi di più!
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"Il futuro del Mediatore Creditizio"

27/4/2012

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Testo di Alessandro Spagnolo:.

Questo il titolo di un interessante


video a cura di MetropolisQI ,Quotidiano Immobiliare, che ha messo insieme tre attori importanti della lunga e tormentata vicenda che vede protagosti le figure professionali dei Mediatori Creditizi, dei loro "Collaboratori" e degli Agenti in attività finanziaria.

Mauro Danielli presidente di MedioFimaa, Giancarlo Vinacci suo A.D e Vittorio Francioli membro dell'OAM, il nuovo Organismo per la tenuta dell' Albo dei mediatori e degli Agenti in attività finanziaria, insieme per un bilancio su quanto già trascorso e le prospettive del nuovo panorama post legge 141.

Quello che maggiormente colpisce sono i numeri dei futuri professionisti che, si stima, rimarranno operativi; sentir parlare di meno di 200 società di mediazione creditizia e non più di 5/6000 collaboratori, fa una certa impressione abituati come siamo a numeri di ben altra entità.

Questo video, diviso in due parti, è particolarmente significativo sia per gli operatori ma anche per chi volesse semplicemente sapere in realtà di chi stiamo parlando, cioè a che tipo di proffesionista ci si può rivolgere per avere consulenza su come prendere un mutuo.

Questa la prima parte:

E per chi avesse ancora pazienza questa la seconda parte:

C'è ben poco da aggiungere se non l'auspicio che vengano realmente accolte le modifiche necessarie a dare maggiore definizione giuridica alla figura del "Collaboratore" e anche la mia personale soddisfazione di poter dire che io ci sono.
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E se tutto questo fosse una irripetibile opportunità?

8/4/2012

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Testo di Alessandro Spagnolo:

L'opportunità che si viene a creare


solo dopo una guerra. Quando è il momento di ricostruire.

E non è forse una guerra questa che stiamo vivendo? In fondo che differenza c’è, certo sono cambiati i tempi e i paesi che hanno ceduto al capitalismo si guardano bene dal fare una guerra tradizionale, quella la fanno fare ai paesi che hanno fatto scelte diverse, e che rappresentano un’ottima clientela per il mercato delle armi. Qualcuno in fondo dovrà anche comprarle e soprattutto usarle.

Nel nostro mondo le armi sono molto più sofisticate si chiamano economia, mass media, concertazione, FMI, Fondo salva stati, ma ce n’è un arsenale intero nei depositi delle nostre fortezze, i palazzi del potere, le banche.

E’ diversa anche l’immagine delle vittime, meno sangue o corpi lacerati, certo qualcuno ultimamente si da fuoco ma potremmo chiamarlo un effetto collaterale.

Per il resto le nuove vittime hanno fattezze diverse, assomigliano più ai disoccupati, ai precari, alle imprese fallite, alle famiglie in difficoltà e nelle ultime battaglie è stata identificata anche una categoria nuova, quella degli “esodati”, ma devono essere stati colpiti da una arma ancora poco conosciuta.

Sono veramente poche le differenze dall’ultima vera guerra:
  • Da dove tutto ebbe inizio? Dalla Germania.
  • Quali sono stati i paesi coinvolti? Con modalità e tempistiche diverse e pagando il tributo più alto, l’Italia, la Spagna, la Grecia, un pò meno pesante la Francia (deve sempre distinguersi).
  • Salvatori del mondo? L’Inghilterra, sempre in una posizione di mezzo, l’America che però nel tempo ha cambiato nemico, sempre a Oriente, non più il Giappone ma la Cina.
  • E la Svizzera e i paesi del nord-Europa? Neutrali, come sempre.
  • E i nord-africani? Per capirci quelli del film “La Ciociara”? E’ inutile infierire.
Si potrebbe continuare a lungo passando per i costi dei carburanti e dell’energia in genere, roba da contingentamento, e quindi di tutti i generi alimentari che stanno raggiungendo prezzi da borsa nera oppure per le nuove tasse molto più simili “all’oro alla patria” che al giusto contributo personale alla ridistribuzione dei servizi sociali.

Ecco, questo è quello che credo sia il tema, prima ci renderemo conto che siamo in guerra, una guerra interminabile perchè poco chiaro chi siano i buoni e i cattivi, e prima ci troveremo al momento della ricostruzione.

Abbiamo l’opportunità di cambiare qualcosa, di rinnovarci, di cambiare il senso dei valori e invertire la rotta. Il tramonto delle vecchie attività se da una parte può sancire un fallimento dall’altra può stimolare nuovi progetti.

Non dobbiamo ricostruire città distrutte dai bombardamenti, ma una società e un ambiente feriti nel profondo, non dobbiamo comprare il carburante alla borsa nera ma trovarne di alternativi, non dobbiamo piangere i nostri morti ma restituire dignità a generazioni che molto hanno ancora da dare ma che niente ricevono in cambio.

Si parla di ridistribuzione della ricchezza, di equità sociale, di diritto al lavoro, cose che non ci sono mai state, ma sembrano più alibi per non arrivare al vero problema che è il fallimento di un modello economico.

Ma qualsiasi governo è impotente rispetto a questo problema senza la collaborazione di tutti, ecco perchè i paesi che per cultura per educazione per passato storico hanno un approccio diverso alla struttura della società, ciclicamente mostrano segni di insofferenza verso gli altri paesi.

Ci sono intere città da mettere “a norma” da ricablare nelle infrastrutture, da adeguare al rispetto dell’ambiente, da preparare allo sfruttamento delle energie alternative.

Ci sono milioni di ettari di terre da destinare a nuove colture, ex insediamenti industriali da destinare a presidi medici di quartiere o strutture multimediali per le giovani generazioni dove tornare a fare cultura ed uscire dall’ignoranza da sempre utile al “potere”.

E tutto questo non è fantascienza, non è patrimonio di una sola parte politica, non è solo becero ambientalismo o buonismo ideologico, ma business, impresa, attività e non parassitismo.

Certo non è accumulare ricchezza tramite l’evasione fiscale, certo non è mirare solo a comprare una casa e soprattutto non è coltivare solo il proprio orticello. La decadenza  si vede persino nella forma della corruzione, la passata “tangentopoli” mise alla luce un perverso sistema economico che proliferava creando, per assurdo, business e ricchezza anche ad altre componenti sociali, quello che sta emergendo in questi giorni, e da diverse parti politiche, mirava solo all' arricchimento personale.

Sono naturalmente solo degli esempi, degli elementi di riflessione di fronte alla complessità di una ricostruzione  post-bellica,  e gli effetti li vedranno forse solo i nostri figli. Ma se mai si comincia.....

E i mutui e le assicurazioni in tutto questo che c’entrano?

Tu che dici?

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Mediatori e Agenti ormai ci siamo

2/4/2012

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Testo di Alessandro Spagnolo:

Dopo il volontario silenzio dovuto


alla mia poca propensione ai "dovrebbe" e ai "potrebbe", torno a parlare della professione.

Lo farò in modo schematico in quanto per i colleghi é tutto arcinoto e quindi di immediata comprensione, mentre per i non addetti, per le persone comuni, alle quali questo blog è maggiormente dedicato, aggiornerò la pagina dedicata al consulente del credito, nel momento in cui tutto sarà definito e chiarito.

Questo al fine di permettere, a coloro che devono avvicinarsi al mondo del credito, di sapere bene da chi, a quale titolo e con quali garanzie farsi consigliare e seguire.

Quindi tornando alle ultimissime:
  • Da giovedì 29 marzo è online il portale del nuovo Organismo degli Agenti e dei Mediatori, l'OAM, consultabile all'indirizzo www.organismo-am.it, strumento indispensabile per conoscere tutto sull'Organismo stesso, ripercorrere l'iter della riforma, e avere da adesso in poi tutte le comunicazioni necessarie.
  • Dal 15 aprile sarà possibile iscriversi al portale e l'iscrizione è aperta a tutti. Ma il condizionale sarebbe purtroppo d'obbligo.
  • Le iscrizioni ai nuovi elenchi dei Mediatori creditizi e degli Agenti in attività finanziaria partiranno entro il mese di giugno. Idem.
  • A breve saranno definiti, i tanto attesi Regolamenti che proprio dal portale verranno comunicati. Credo però non comprensivi degli auspicati correttivi, richiesti a gran voce, anche se forse un pò in ritardo, sia dalle organizzazioni di categoria che da quelle sindacali. Attivissime in queste ultime settimane nel cercare di salvaguardare migliaia di operatori e nel pretendere di definire le strutture contrattuali soprattutto riguardo alla nuova figura dei "collaboratori".
  • Sono state definite le quote di iscrizione al nuovo Organismo che proprio in questi giorni ha ottenuto dalla Prefettura lo status di Associazione di diritto privato senza fini di lucro. Come tale quindi potrà sostenersi solo autofinanziandosi attraverso le quote associative.
Per il 2012 le quote associative sono state fissate in base ad una previsione di iscritti, per il prossimo anno verranno ridefinite in base alle iscrizioni effettive:
  • MEDIATORI CREDITIZI una quota fissa di 2.000 euro, più una quota variabile di euro 120 per ogni collaboratore o dipendente.
  • AGENTI IN ATTIVITA' FINANZIARIA costituiti come persone giuridiche una quota fissa di euro 2.000 e una quota variabile di euro 120 per ogni dipendente e agente collaboatore.
  • AGENTI IN ATTIVITA' FINANZIARIA costituiti come società di persone una quota fissa di euro 1.500.
  • AGENTI IN ATTIVITA' FINANZIARIA che esercitano come persone fisiche, una quota fissa di euro 200.
E' inutile sottolineare l'importanza e l'impatto che questa normativa ha su migliaia di professionisti molti dei quali rischiano di essere letteralmente spazzati via, e proprio in un momento in cui l'occupazione è uno dei temi più dibattuti.

Con la rischiesta di mutui in caduta libera, dall'osservatorio Crif -48% nel mese di febbraio, e le ultimissime notizie relative a un possibile ritiro eccellente dall'Italia di una banca da anni protagonista del mercato del credito, non resta che sperare nella rapida definizione di tutti i nodi ancora aperti della riforma.

Tu come stai vivendo questo momento?
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Come prendere un mutuo nell' Italia che cambia

21/3/2012

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Testo di Alessandro Spagnolo:

Non è possibile oggi parlare di mutui


senza prendere in considerazione i cambiamenti epocali che il nostro Paese sta vivendo.

In altri momenti, in altri periodi storici abbiamo vissuto momenti simili ma sono stati sempre cambiamenti "interni", cioè quelli che ogni paese vive per adeguarsi alle istanze sociali che ciclicamente emergono, anche dai confronti generazionali.

In questi ultimi anni stiamo invece assistendo al lento sgretolamento di un intero modello economico, di un sistema che soccombe sotto costi sociali ormai insostenibili dalla maggior parte dei paesi europei.

Tuttavia è in questo contesto che dobbiamo muoverci e trovare le modalità più adatte per prendere un mutuo.

In questa prima parte del video c'è, appunto, una breve introduzione al momento che stiamo vivendo e all'attegiamento delle banche nei confronti del credito.


E' importante, quindi, cambiare atteggiamento, è importante valutare l'acquisto di un immobile che necessiti della richiesta di un mutuo, con un approccio nuovo, sia verso il mercato immobiliare sia verso il mondo bancario stritolato tra la necessità del cambiamento e la difficoltà ad adeguare le proprie politiche di credito alla società che si evolve.

Come prendere un mutuo, in questo contesto economico, è appunto l'argomento della seconda parte del video, qualche consiglio diretto con lo scopo di accendere l'attenzione sull'importanza della progettualità.

Prendere un mutuo oggi deve essere frutto di attente valutazioni, ma soprattutto frutto di un vero e proprio progetto che necessita di preparazione, tempo e consulenza professionale.


Maggiori approfondimenti puoi trovarli tra le pagine guida di questo sito sempre aperto ai commenti e ai suggerimenti che vorrai lasciarmi e alle richieste di consulenza su casi specifici.

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Tasso fisso o tasso variabile? Un video per saperne di più

15/3/2012

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Testo di Alessandro Spagnolo:

Quale mutuo convenga fare è la prima


domanda che ci viene posta all'inizio di ogni consulenza, ma dare una risposta è veramente difficile, se non assecondando uno stato ansioso, che magari abbiamo percepito, del carattere del nostro interlocutore.

Infatti, come dico sempre oltre la matematica, oltre l'economia oltre gli interessi da pagare, c'è il cuore, cè il proprio limite di sopportazione alla volatilità di un qualcosa con cui dovremo convivere per molto tempo.

Tuttavia, dando per scontata una nostra possibilità di scelta, cioè escludendo il caso in cui siano le politiche di credito della banca, a cui ci siamo rivolti, a condizionarne l'esito, voglio provare a spiegare il meccanismo alla base dei calcoli di un mutuo a tasso fisso e di un mutuo a tasso variabile.

Per farlo ho scelto un video, nella credenza che aiutandomi con delle slides risulti tutto più semplice.

Naturalmente ho molto semplificato usando il metodo di calcolo più accessibile, quello del piano di ammortamento alla francese con il ricalcolo delle rate di capitale, e utilizzando tassi medi annui e non mensili o trimestrali come in genere è.

Ma lo scopo del video non è quello di fare una lezione di matematica finanziaria, ma di dare delle indicazioni che passando sia attraverso la ragione sia attraverso il cuore ci portino comunque ad una scelta consapevole e convinta.

Data la presenza di slides con tabelle poco visibili in questo fomato il video può essere visto anche su youtube
Come primo video di questo blog mi aspetto commenti, indicazioni e consigli, linfa vitale per chi, come me, ha l'ambizione di essere utille.
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