Certo per un blog dedicato ai mutui immobiliari non è un momento molto favorevole.
Per chi svolge un’attività consulenziale e di informazione le notizie sono linfa vitale, la struttura portante di una intera professione.
La propria formazione, l’aggiornamento e la comunicazione verso i propri lettori passano attraverso quanto accade nel mondo del credito, nel mondo dell’economia e dell’informazione di settore.
Ma negli ultimi mesi non c’è certo un granché da riportare se non pessimistiche ripetizioni sulla terribile “crisi” che il nostro paese sta vivendo, salvo pescare nella rete qualche notizia forzata, ripetuta, se non addirittura inventata.
Stenderei poi un velo sulle notizie che pur di riempire un nuovo post non vengono nemmeno verificate come quelle riportate da blog, anche molto ben “indicizzati”, negli ultimi giorni sui magnifici mutui a tasso fisso della banca BHW, che purtroppo però nei primi giorni di maggio ha cessato ogni tipo di attività nel nostro paese, oppure sui mutui a tasso variabile della UBI Banca distribuiti dalla rete consulenziale Byou che però non esiste più, se non per il disbrigo di affari correnti, e tanto meno in partnership con UBI.
Tuttavia non si può rimanere insensibili, o vagamente perplessi, rispetto alle notizie che animano il panorama economico di questi giorni e che sono in realtà una ghiotta opportunità di riflessione e stimolo a porsi almeno qualche domanda.
- Ovviamente la notizia più appariscente, se non altro perché coinvolge direttamente chi come me si occupa di consulenza del credito, è la flessione di un ulteriore 47% nel primo trimestre di questo anno delle richieste di mutuo, e vale la pena di ricordare che il raffronto è con un anno, il 2011, già di particolare flessione del settore.
- L’ISTAT ci dice che l’Euribor è allo 0,549%, dopo l’ulteriore taglio dei tassi che per la prima volta sono scesi sotto la soglia dell’1%.
- Sempre l’ISTAT, però, ci dice che il tasso di inflazione per il mese di giugno 2012 è del 3,3% (in Spagna è all’ 1,9%), e il prezzo dei carburanti è in discesa.
- Dal Sole24Ore del 7 luglio apprendiamo di misure allo studio per agevolare l’acquisto della prima casa, come per esempio l’azzeramento del prelievo fiscale sulle compravendite.
- E il calcolo dell’indice ISTAT dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie, per le nuove costruzioni, evidenzia, addirittura, un aumento dei prezzi, dal 2008 al 2011, del 2,2%.
Pleonastico ricordare gli aumenti e i tagli che quotidianamente ci vengono comunicati.
Il resto lo conosciamo benissimo così come tutti i giorni ci rendiamo conto che, nonostante quanto il nostro paese stia facendo, il solito spread rimane altissimo, la Borsa soffre, e i Mercati finanziari non ci premiano, anzi.
E in Spagna migliaia di persone invadono le strade per protestare su tagli e costi. In Spagna.
Allora io mi chiedo, e ti chiedo cos’è che non funziona?