Una favola inizierebbe con "fin dai tempi più remoti..."
...le grandi trasformazioni sociali sono avvenute, ad eccezione delle grandi rivoluzioni cruente o culturali della storia, sempre grazie alla comunicazione, la vera forza in grado di operare epocali cambiamenti nella nostra vita.
Pensate alle grandi strade dei Romani in grado di unire popoli e raggiungere posti impensabili prima, o alla nascita della ferrovia, e poi i caratteri da stampa, il telegrafo, le onde radio, la forza prorompente della televisione o internet.
Certo bisognerebbe aggiungere le uniche forme di socialismo reale che hanno funzionato cioè i social network e Ikea che sono riusciti nell'omologazione dei popoli dove persino i grandi dittatori hanno fallito.
Invece, almeno per il nostro paese, questi tempi passeranno alla storia come l'unico caso in cui a cambiare la mentalità di un popolo ci penserà la legge.
Ci vogliono delle leggi per farci capire cosa vuol diire libera impresa in libero mercato, e siamo un paese democratico a vocazione capitalista, ci vogliono le leggi a ricordarci la differenza tra tasse e contributi che atavicamente evadiamo entrambi danneggiando gli altri e noi stessi.
Ci vogliono le leggi per farci capire che forse è più sano tutelarci su accadimenti futuri o probabili che immobilizzare capitali in mattoni comprati anche a debito, e ci vogliono le leggi per ricordarci che il lavoro sarà pure un diritto costituzionale ma può essere flessibile, delocalizzato e ottenuto per merito e non per clientele.
Infatti quanto si sta costruendo in questi giorni e quanto già costruito nelle aule parlamentari, non ci obbligherà solo a spendere di più per l'aumento della fiscalità, ma anche a cambiare atteggiamento nei confronti di aspetti importanti della vita sociale.
Soprattutto ora che comincia a venir meno la solidarietà familiare che da sempre sorregge il futuro delle ultime generazioni.
Appunto, le ultime.
Abbiamo già parlato della forte contrazione da parte delle banche nell'erogazione del credito e in tutti i comparti, dal prestito personale al mutuo, dal finanziamento all'impresa alla ristrutturazione del debito e quotidianamente abbiamo segnali di una sempre maggiore prudenza nelle valutazioni degli immobili.
L'aumento esponenziale degli immobili all'asta la diminuzione della quota finanziabile per un mutuo di acquisto gli spread elevati, la rinnovata fiscalità sulla casa, porteranno ad una diminuzione generale delle transazioni immobiliari, ma anche del'indebitamento.
La tracciabilità del denaro portata agli eccessi dovrebbe far diminuire l'evasione fiscale ma nel dubbio, il Governo stà valutando l'aumento delle tasse indirette, e già quello dell' Iva sta causando lacrime e sangue.
Le misure che si stanno adottando sulle liberalizzazioni e sulle semplificazioni dovrebbero favorire la libera impresa e la nascita di nuove opportunità, così come la concorrenza sui prodotti assicurativi dovrebbe spingere le compagnie ad abbassare le tariffe e magari favorire polizze assicurative che alleggerirebbero la costosissima assistenza dello Stato.
Certo, poi tutti plaudiamo alla decisione di far pagare il suo anche alla Chiesa seppur un pensiero dovrebbe andare a tutti quegli enti assistenziali, case famiglia, missioni sperdute nel mondo, comunità in genere che non potranno non risentirne.
I cambiamenti sociali sono percorsi lunghi e spesso cruenti ma riusciremo almeno questa volta a guardare un pò al di là del nostro naso e cominciare a fare concretamente qualcosa per le generazioni future? A rendere questo paese moderno e competitivo in grado di attrarre non solo turisti ma anche investitori? A non essere solo scrigno di ineguagliabili e costosissime bellezze che spesso non riusciamo nè a mantenere nè a sfruttare?
Insomma, come alla fine di ogni favola che si rispertti, riusciremo a ... vivere felici e contenti?