Troppo facile pensare ad una
nave che affonda come metafora di un paese che sta nella stessa condizione, ma non è a questo che penso, "azzardando" umilmente paragoni, ma allo svolgersi della vicenda tutta.
Quanti altri giorni ci vorranno per capire cosa è successo veramente e di chi veramente sono le responsabilità? Quanto ci vorrà a capire quello che forse ormai è già chiaro a tutti?
Chi è stato crocifisso subito è veramente l'unico responsabile o lo è anche chi da subito è stato descritto come un eroe, i soccorsi da parte dei vari organismi preposti sono arrivati nel tempo giusto e quanto sono coordinati in modo efficiente?
Fra quanto verrà smontato tutto quanto detto fino ad oggi affermando esattamente il contrario e ridistribuendo le responsabilità a tutta la filiera che in realtà sta facendo la solita figuraccia?
E verranno puniti i responsabili qualora venissero accertati? E fra quanto tempo
Computer che spariscono, scatole nere non funzionanti da tempo, clandestini, forse, a bordo, l'abitudine al cosiddetto inchino alle coste da parte delle navi da crociera con gli armatori conniventi, le capitanerie che non sanno cosa succede alle navi nel proprio tratto di mare e devono essere avvertite da una telefonata, l'attività delle forze in campo senza un unico coordinatore, l'hanno cacciato, che si contraddicono anche nelle dichiarazioni, agenti inquinanti a cui non si è pensato subito tutti concentrati solo sul carburante senza pensare, ad esempio, al sapone per lavare i piatti di un paese di 4000 persone per una settimana ecc. ecc. ecc.
Più semplicemente il solito, tipico, mancato rispetto delle regole.
E poi il bla, bla, bla, di ore di televisione che non mettono e non tolgono nulla alla drammaticità della vicenda anzi la aggravano, se possibile, attraverso le analisi degli "esperti" rinnovando soltanto il dolore di chi ha perso nella sciagura un proprio caro.
Ecco, in questo è l'Italia tutta, o almeno l'Italia alla quale purtroppo ci stiamo abituando in questi ultimi anni, la stessa che santifica governi o manovre improbabili, inutili, e per qualcuno anche dannose.
Qualcuno ci facesse, se non un grafico, almeno un disegnino su come dovremmo crescere grazie a un po' di farmacie in più, a qualche taxi in più o alla concorrenza sulle parcelle dei notai o degli avvocati, ma quante volte ci andiamo? Non faccio in tempo a leggere la bozza della manovra che già devono rivedere tutto alla luce delle proteste "politiche" delle varie lobbies.
E va bene a tutti? E a te che leggi i miei post, o almeno spero, va bene?
Scusate se annichilito da tutto questo ho trascurato di scrivere su mutui e assicurazioni; sarò subito nuovamente "sul pezzo" e senza nascondere la profonda preoccupazione che provo sul futuro dell'attività.
Ma su questo argomento sembra che siano tutti sordi e quelli che dovevano parlare lo hanno fatto troppo tardi.
E tu che ne pensi?