cosa ci lascerà questa crisi,
ma è poi una crisi? Impossibile non fare qualche riflessione sul momento che stiamo vivendo dall'osservatorio di chi quotidianamente maneggia economia e finanza.
E' una crisi o il fallimento di un modello economico? E' una crisi o un momento di profonda trasformazione, di quelle che periodicamente accadono magari dopo una rivoluzione culturale, il passaggio da un'era all'altra, da uno stato sociale ad un altro.
E la reazione del mondo economico e politico mostra consapevolezza o percorre strade antiche facendo finta che niente è cambiato solo perchè non ci sono state battaglie o pestilenze o tiranni deposti?
Qualche tassa in più, un inasprimento dei parametri per la pensione una bottarella a chi e più "ricco", qualche taglio allo stato sociale e le altre alchimie di vecchia memoria e di crisi passate, per quanto tempo potranno arginare l'impetuosa marea del cambiamento? Certo è meglio parlare di "crisi, perchè da una crisi si può uscire mentre dall'ammissione di un fallimento o da un processo di cambiamento no.
Ed è giusto così, basta accorgersene.
Tutto è a due velocità creando uno scollamento evidente tra mondo reale e mondo "politico". Molte cose ci sono da dire ma sono solo elementi di riflessione, un quesito aperto a chi volesse intervenire.